2019: Stanislav Kolíbal

 
 

STanislav Kolíbal. TRASCORSO INCERTO INTUÌTO.

Curatore: Dieter Bogner
Commissario: Adam Budak, Galleria Nazionale di Praga

 
 

Stanislav Kolíbal rappresenterà la Repubblica Ceca e Slovacca alla 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. La mostra svilupperà i temi chiave dell’opera di Kolíbal - il tempo e la labilità - in quanto reazione critica all’impegnativo contesto politico e sociale in Cecoslovacchia e ai giorni nostri. Dieter Bogner è stato nominato curatore della mostra del padiglione ceco e slovacco.

Sin dai primi anni '60 Stanislav Kolíbal (nato nel 1925 a Orlová, ex Cecoslovacchia) ha elaborato uno stile creativo estremamente individuale, impegnandosi in una riconsiderazione critica del minimalismo e dell'arte concettuale. Le sue opere bidimensionali e tridimensionali - in cui i confini tra pittura, disegno, scultura e architettura si attenuano e che oscillano tra illusione e realtà - declinano gli aspetti della labilità nel duplice rapporto perfezione/insufficienza, stabilità/instabilità, certezza/incertezza. Tali opere nascono dalla percezione critica dell'artista rispetto ai costanti cambiamenti verificatisi nel suo ambiente sociale e politico. La mostra può dunque essere intesa come risposta concettuale all’idea centrale di arte espressa dal curatore della Biennale Arte 2019 Ralph Rugoff, ovvero quale membrana sensibile alla complessità che caratterizza l’epoca di precarietà in cui viviamo.

 
 

Il titolo della mostra e del catalogo, Tracorso Incerto Intuìto, si ricollega a un'installazione concettuale di Kolíbal della metà degli anni '70. Il suo carattere poetico e ambiguo è fondamentale per comprendere la posizione dell'artista rispetto al tempo, alla vita e alla propria arte. L'opera di Kolíbal è indiscutibilmente determinata dai "tempi più interessanti" vissuti dall’artista in Cecoslovacchia sin dai primi anni '40. La mostra presenterà insieme un "disegno spaziale" esterno, collegato alla facciata modernista del padiglione ceco e slovacco del 1926, opera magistrale dell'architetto ceco Otakar Novotný, e un "disegno murale" di grandi dimensioni all'interno dell'edificio, entrambi realizzati per l’occasione. Allo stesso tempo Kolíbal presenterà due delle sue prime serie pionieristiche: sculture bianche degli anni '60 e quattro installazioni concettuali minimaliste su muro realizzate negli anni ‘70 con materiali di recupero.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo esaustivo di 220 pagine riccamente illustrato. Nel suo saggio biografico di 100 pagine, Dieter Bogner fa rivivere la parabola esistenziale di Kolíbal dagli anni '30 fino ai giorni nostri. La complessa collezione di materiali che rappresentano le linee principali della vita di Kolíbal è completata da immagini che illustrano tutti i periodi della sua vita e ne documentano la produzione artistica. La seconda parte del catalogo comprende le riflessioni di numerosi esperti di primo piano, attivi in Repubblica ceca o in altri paesi, tra i quali la storica dell'arte Terezie Nekvindová (Accademia di Belle Arti di Praga), il matematico Jaroslav Nešetřil (Università Carlo, Praga), il linguista Martin Prinzhorn (Università di Vienna), l´architetto Pavla Melkova (Praga) e i curatori Adam Budak (Galleria Nazionale Praga), Christian Rattemeyer (Museum of Modern Art, New York), Juliet Bingham (Tate Modern, Londra) e Alicia Knock (Centre Pompidou, Parigi). Karel Štědrý e Patrik Svoboda sono autori del progetto grafico. Il catalogo è curato da Dieter Bogner e Adam Budak e pubblicato dalla Walther König Verlag.

Stanislav Kolíbal è nato a Orlová (ex Cecoslovacchia) nel 1925 e attualmente vive e lavora a Praga. Ha studiato grafica all’Accademia delle arti applicate e scenografia all’Accademia delle arti performative, sempre a Praga. Le sue opere sono state incluse in importanti mostre internazionali, come Between Man and Matter (Metropolitan Art Gallery Tokyo, 1970), Konstrukcja w procesie (Lodž, 1981), Sculpture from 20 Nations (New York, 1967),Transforming Chronologies (MoMA New York, 2006), e Other Primary Structures (Jewish Museum, New York, 2014), e presentate in mostre personali al Padiglione d'Arte Contemporanea (Milano, 1983), alla Galleria Nazionale di Praga (1997, 2015) e Labil - Stabil (Deichtorhallen Hamburg, 2000). Ciononostante, l'opera di Kolíbal è ancora rappresentata in maniera insufficiente e attende di essere inserita in un più ampio contesto internazionale.

Dieter Bogner è storico dell’arte, curatore, scrittore, collezionista e autore di nuovi concept museali. Ha conosciuto Kolíbal all'inizio degli anni '90, quando gli ha commissionato una grande installazione permanente per gli attici del castello di Buchberg, in Austria. La loro amicizia risale ad allora. Nel 1989 Bogner ha ideato il concept del MuseumsQuartier di Vienna ed è stato incaricato del suo sviluppo fino al 1994. Successivamente ha fondato bogner.cc (ora bogner.knoll), compagnia internazionale che si occupa dello sviluppo di concept museali e cura nuove esposizioni di collezioni e allestimenti di mostre. Nel 1997 Bogner ha anche fondato la fondazione privata Frederick and Lillian Kiesler. Dal 1995 al 2018 è stato membro del Consiglio del New Museum of Contemporary Art di New York. Ha curato numerose mostre (ad es. Frederick Kiesler, Johannes Itten, Franz West / Heimo Zobernig) e ha pubblicato numerosi libri sull'arte e sull'architettura moderne e sulla teoria dell'arte. Dal 1982 ha costruito uno spazio artistico privato, il Kunstraum Buchberg, nel castello di Buchberg, nella Bassa Austria.

 

data: 

11.5.2019 - 24.11.2019

orari di apertura:

Martedì - Domenica 10:00 – 18:00